Daddy’s Little Helper

Essere uno stoned dad non è facile di questi tempi. Tutti i papà ricordano gli old silly days in cui non si faceva una mazza e si andava ai fondoni insieme agli amichetti a sballarsi e guardare gli altri che facevano skate, però quei tempi sono finiti. A breve, saremo noi quelli che devono andare a recuperare i figli dalle parti, facendo finta di essere scandalizzati dall’odore di weeda. 

Personalmente, non vedo l’ora in cui arriverà il giorno in cui dovrò requisire a mio figlio e nipoti la weeda. Ma dove hai trovato sto schifo? Ma non vedi che i terpeni non sono buoni? Ed in più è stata conciata male. Ma neanche un poco di erba buona sei in grado di comprare? Figlio mio non ti ho insegnato niente?

Scherzi a parte, essere padri significa dover fare meglio tutto, portare la pagnotta a casa ma soprattutto, crescere una vita. Visto che qua siamo tutti dei mezzi balordi che dalla vita non ci hanno capito una mazza, come ci è venuta questa folle idea di anche solo immaginare di riuscire a crescere qualcuno?

La verità è che nell’istante in cui un padre vede per la prima volta il proprio figlio o figlia, si attiva una predisposizione genetica che rafforza l’uomo e lo spinge ancora di più a fare bene per la propria famiglia. Pierre du Ryer, scrisse una frase stupenda che rappresenta l’amore incondizionato tra padre e prole. Mi vide, mi amò; lo vidi, lo amai. 

Allora ci si rende conto che l’espressione di se stessi non è poi così male e che si ha qualcosa in più per essere motivati e razionali. Insomma fare il Dad spacca, a parte tutto poi siete dei DILF, la categoria maschile delle Milf ed anche se non ne hanno fatto una categoria porno, possiamo sempre provare a lanciarci su onlyfans insieme ai piedi delle nostre mogli e compagne.   

La giornalista canadese Leah Mclaren, parla in un articolo degli Stoned Dad, cominciando da Joe, un suo vicino di casa, ci spiega brillantemente come la weeda aiuti i papà. Citandola dice: 

“All’inizio l’ho giudicato. Ma dopo aver osservato Joe per più di un anno, devo riconoscere che è un papà eccezionale: attento, allegro e impegnato senza indugi ed ansie. Sua figlia, una piccola chiacchierona sorridente e sicura di sé, non mostra segni di essere la figlia trascurata di un tossicodipendente cronico. In effetti, sembra più vicina a suo padre della maggior parte dei bambini di quell’età.”

E continua: “Da quando ho incontrato Joe, ho visto stoned dad ovunque. Il ragazzo in congedo di paternità, due tizi sulla panchina del parco mentre i figli giocano, un gruppo di padri a un barbecue della domenica pomeriggio che condividono uno spinello su una coperta da picnic, prima di disperdersi per cambiare i pannolini o giocare con i figli, mentre le mogli bevono vino e chiacchierano alla griglia.”

Anche le mamme fumano ma preferiscono quello che i canadesi definiscono “mommy juice”, ovvero Chardonnay. Ancora una volta grazie alle nostre care Milf ed ancora una volta no, non siete grasse, siete juicy. 

Essere padre significa si, trovare un riparo e vestiti per i propri figli, ma è grazie all’attenzione amorevole, partecipata e sostenuta che la nostra prole cresce mentalmente sana e forte. L’uomo in generale, ha difficoltà a staccare la propria mente dal lavoro o dall’economia familiare e la cannabis, migliora la capacità di rilassarsi, di essere presenti e di percepire la bellezza negli aspetti banali della vita. 

Quindi donne, sappiate che la Daddy’s little helper, non sarà altro che un rilassante per i momenti più stressanti della vita familiare, quindi per questa festa del papà regalate canapa ai vostri mariti e compagni! 

Mi raccomando, non fumate mai vicino ai vostri figli o a donne in gravidanza, con i figli del vicino fate quello che volete, tipo bucargli  il pallone, non mi interessa (scherzo, fate sempre video e inviate)  e lavatevi il viso ed i denti prima di avvicinarvi loro, soprattutto se sono molto piccoli. Avranno tempo quando saranno grandi e se lo vorranno, per farsi una prima joint insieme agli amichetti!