Tanti di voi non mi chiedono “Alessandro, ma come fai a parlare di bellezza tu che sei brutto come la cacca pelosa?”
“I am Beautifuuuulllll not matter what they sayyyyyyy, words can’t bring meeeee down!!! ohohohoho nooooo”
Apertura ad effetto per questo articolo di cui dell’argomento il Manchi non sa una mazza e bisogna in qualche modo buttare giù un paio di righe. Meno male che ci sono i competitor che almeno copiamo come a scuola.
A New York, oltre al 90% dei film e serie tv al mondo, fanno anche congressi. In particolare quello che interessa a noi è stato richiesto dalla SICC, che è una società di cosmesi americana. E che hanno scoperto? Niente che come al solito sta piantina spacca.
Anche per via topica infatti, ha capacità idratanti e protettive ed ancora una volta ne troviamo l’utilizzo in ambito medico. In quanto aiuta la guarigione delle ferite, chiaramente l’efficacia dipende da tanti fattori quali purezza dell’estratto e concentrazione di quest’ultimo.
Senza parlare delle proprietà antiossidanti ed anti aging, che non vi faranno più sentire grasse o vecchie. Qualcuno ha detto Milf o Chubby? No one? Mannaggia.
Passo questo articolo a Sharon che sta venendo troppo sessista/categoria porno e vado a scrivere quello con Rocco Siffredi. Se avete bisogno la dottoressa è pure psicologa e vi cura a tutti.
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Ringrazio il Manchi per avermi concesso di discutere di questo tema di importanza a livello intergalattico, certo avrei potuto discutere di argomenti molto boriosi, Eros e Thanatos contestualizzati nel 2023, ma resto umile.
Colleghi non vi indignate, devo pagare i miei contributi previdenziali.
Insomma, erba e cosmesi.
Di ricerche in merito ne abbiamo parecchie in ambito dermatologico, Jeremy Riggle scrive “La cannabis avrà un futuro rosa nel settore dei prodotti per la pelle” , infatti l’olio di canapa ha tanti acidi grassi essenziali che riducono disidratazione e secchezza della pelle. Ha ottime proprietà anti-aging, nutre i capelli aridi e decolorati, insomma “Ungimi tutto”.
Già le vedo le guru della skincare su tiktok, pronte a fare una sindone di sé stesse con l’olio di canapa.
Una volta tanto però non sarà per fregnacce, tipo quelle tizie che con insistenza dicono che l’acqua aromatizzata al rosmarino vi donerà capelli al pari di Rapunzel.
Vi prego, il rosmarino solo per il pollo e patate.
Grazie.
Invece l’olio di canapa sulle patate potete metterlo.
E facciamo felici così anche i tiktoker culinari.
La chiamano “New Canapa Economy” ed è un settore che sta crescendo a ritmi serrati, in Italia i terreni coltivati sono esplosi, dai 400 ettari del 2013 siamo passati ai quasi 4000 del 2018.
Spesso quando si leggono informazioni confuse, come sempre su qualsiasi argomento, ma in particolare sull’olio di canapa, a causa della tendenza a confondere due prodotti simili, ma diversi per proprietà e scopi: l’olio (di semi) di canapa e l’olio di cannabis.
Il primo è un olio estratto dai semi della pianta e può essere utilizzato come integratore alimentare o come ingrediente naturale nei cosmetici.
Il secondo, invece, è un estratto ottenuto dai fiori della pianta di canapa (e non dai semi) utilizzando solventi come l’alcol, l’etere o l’olio di oliva.
Insomma, fa un sacco bene a tante cose, ma dagli studi effettuati non ha delle controindicazioni.
Come direbbe Madame “Fai bene fai male”.
E non fa male, che vi devo dire ? Ha un THC così basso che per “sballarvi” dovreste assumerne circa 5-9 LITRI al giorno.
Ora, io a stento bevo 1 litro d’acqua, non so voi.